La tana del Bianconiglio

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Palermo e Spinea , Sicilia e Venezie , Italy
Realizzo illustrazioni con matite acquerellabili e/o acquerelli.I protagonisti principali dei miei lavori sono creature grottesche, mostruose, deformi, freaks. Rappresento lo zero,ossia il caos dal quale tutto ha inizio e nel quale tutto ritorna. Sono in grado di assumere qualsiasi identità,e al tempo stesso non ne ho nessuna: sono il principio e la fine. Io sono quanto esiste prima e dopo il concepimento,sono il movimento che si protrae all'infinito. Sono il simbolo dell'anticonformismo,rappresento le situazioni imprevedibili.Posso portare occasione negative o positive:posso essere l'ispirazione geniale o il colpo di testa che fa precipitare nel baratro. Posso trovarmi nella parte iniziale dove tutto è possibile nel bene o nel male. Posso trovarmi alla fine di un percorso e tutto ciò che mi precede può mutare.

Storie scritte e illustrate

IL GRANDE SASSO GRIGIO
Quando ero bambino io mamma e papà passavamo l'Estate nella casa al lago.
Vicino la piccola casa di legno c' era un boschetto ed io sovente mi avventuravo dentro seguendo il sentiero;
la mamma e il papà sapevano che conoscevo bene quel piccolo bosco e mi lasciavano andare senza obiettare, inoltre ero un bambino giudizioso e attento.

Un giorno avevo addosso solo la maglietta del mio papà; la ricordo ancora, era bianca a maniche corte e aveva un piccolo buco sul lato destro all'altezza del fianco.
La maglia mi copriva fino alle ginocchia e ai piedi avevo dei sandali marroni.

Arrivato vicino al lago improvvisai una canna da pesca.
Un ramoscello , una cordicella e un verme trovato sotto terra fissato ad una graffetta, e così mi misi seduto coi piedi in acqua a pescare.
Dopo pochi minuti sentii muovere la canna fra le mie mani e tirai su un piccolo pesce colorato (come dicevano i grandi"La fortuna del principiante").
Il pesciolino era così carino che decisi di lasciarlo in acqua; lo guardavo andare via mentre con la coda dell'occhio vidi qualcosa: un enorme sagome nera si muoveva sott'acqua. Spaventato feci un salto all'indietro cadendo sulla mani che attutirono la caduta. Le mie mani erano bagnate e la terra su di essa creò una poltiglia marrone scura. C'era un grande sasso levigato li vicino e spalmai le mani su di esso.
Sulla pietra grigio chiaro si creò un disegno.
Mi pareva di non aver mai visto un disegno così bello, neppure nei libri illustrati che la mamma alla sera mi leggeva o nei fumetti che il mio papà di tanto in tanto mi regalava, neanche i cartoni animati eguagliavano quella figura che si era casualmente(?)dipinta sul grande sasso.
Non so dire che immagine vidi sulla pietra, so solo che da quel giorno iniziai a dipingere.
E da quel giorno la pittura diventò la mia passione, il mio grande amore.

Ah! E se vi state chiedendo cosa fosse la sagoma nera che vidi quel giorno in acqua, beh neppure a questo so rispondere, mi piace pensare però che fosse lo spirito del lago che passò di là per ringraziarmi di aver lasciato in vita il piccolo pesce.

Storia di Sabina Meschisi

Disegni di Dario Balletta
Altri lavori di Dario qui






L'ARENA 
L'arena è una storia scritta o meglio sognata da David Fragale e illustrata dalla sottoscritta. E' stato un vero piacere e onore per me illustrare una delle storie più belle(a mio avviso)che l'amico David abbia scritto.





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